Serie A: La Juve trema, il Napoli si fa sotto

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(Foto da ANSA.it)

di Luca Stroppa

Riabbiamo un campionato. Dopo un tira e molla durato diverse giornate,il Napoli si riporta a meno tre dalla vetta approfittando del mezzo passo falso della Juve in casa contro il pericolante Genoa. Prova di forza per la squadra di Mazzarri uscita vittoriosa dal Tardini, e non è cosa da poco. In questa stagione nessuno era riuscito a sconfiggere la squadra di Donadoni tra le mura amiche. Ma nessuno ha Cavani e Hamsik ancora decisivi. Non basta la rete del solito Sansone, abbonato al gol contro le grandi perchè il Napoli ha svoltato, ha cambiato marcia e tra un mese al San Paolo c’è lo scontro diretto; qualcuno a Torino potrebbe essere preoccupato. Anche perchè la Juve sta rallentando. Contro il rinnovato Genoa di Ballardini ( 6/11 dal mercato di Gennaio)i bianconeri non vanno oltre l’1 a 1. E il pareggio non ha certo nulla a che vedere con quel possibile rigore non fischiato allo scadere ( ce ne sarebbe uno anche per il Genoa, mano di Vucinic), è frutto invece di una gara che la squadra di Conte non ha saputo chiudere ed è stata punita dall’ex Borriello. E poi quelle reazioni a fine gara non sono proprio nello stile Juve perchè quella di Guida è un’interpretazione e come tale va rispettata, reazioni che nascondono un nervosismo che ha diverse spiegazioni. Il Napoli si avvicina e il mercato non soddisfa. Anelka è accolto con un po’ di perplessità, ripiego di Drogba ( passato al Galatasaray di Sneijder) o di Lisandro Lopez. I bianconeri devono riuscire a sopportare la pressione di chi deve vincere, di chi è favorito e non può permetersi di sbagliare. Da qualche mese è il Milan che non sbaglia più. I rossoneri espugnano il difficile campo di Bergamo grazie al gol di El- Sharaawy rilanciandosi per un posto in zona Champions. Davanti non sembrano avere troppa fretta: Inter e Roma pareggiano, la Lazio perde e intanto…Intanto il Milan rimonta e zitto zitto potrebbe clamorosamente inserirsi in una lotta per il terzo posto mai così incerta.

Nel primo anticipo del sabato la squadra di Petkovic perde una grande occasione: all’Olimpico finisce 1 a 0 per il Chievo. Decisivo il gol di Paloschi. La Lazio gioca una partita sottotono, con la testa proiettata alla seminifinale di Coppa Italia ; una partita da dentro o fuori. I biancocelesti partono favoriti in virtù dell’1 a 1 della gara di andata ma la Juve arriverà a Roma con il dente avvelenato per non veder sfumato al primo tentativo il sogno del triplete.

Passo falso anche per i cugini giallorossi, fermati a Bologna sul 3 a 3. La gara di Totti e compagni segue sempre lo stesso canovaccio: spettacolare gioco offensivo, inaccettabili distrazioni difensive. La partita è divertente , la squadra di Pioli va vicino al colpaccio( due pali negli ultimi minuti), quella di Zeman non convince. L’integralismo del tecnico boemo sta facendo spazientire tifosi e società ma le somme si tireranno a fine stagione. Il terzo posto non è poi così lontano e poi c’è da difendere il vantaggio in Coppa Italia, paracadute di una stagione, per ora, sotto le aspettative.

Deludente anche la prestazione dell’ Inter di Stramaccioni, che soffre, gioca male ma con l’orgoglio riesce a strappare un punto contro il Toro di Ventura. I granata fanno la partita, giocano un gran calcio ma vanno sotto dopo 5 minuti. Gran punizione di Chivu, Gillet è battuto. Da quel momento è un’altra partita, Meggiorini e Cerci fanno a fette la difesa nerazzurra in grave difficoltà; Guarin prova a fare gioco ma perde palla al limite dell’area, Barreto serve Meggiorini che quando vede nerazzurro non sbaglia mai. Primo gol in campionato dell’attaccante cresciuto nelle giovanili dell’Inter. Ultimo gol un anno fa guarda caso proprio contro l’Inter. Il Toro comanda il gioco anche nella ripresa, trova il meritato vantaggio con Meggiorini ma poi subisce la reazione di Zanetti e compagni. Dai piedi del campitano nasce l’azione del pareggio firmato Cambiasso. Nell’ultimo quarto di gara un grande Handanovic nega ai granata la gioia della vittoria. L’Inter perde una grande occasione ma per come è andato il match è un punto guadagnato. Per il Toro invece due punti persi. Il terzo posto dista 3 punti ma dal mercato di Gennaio non sembrano arrivare rinforzi. A centrocampo manca qualità ma manca anche un vice Milito. Strama dice che la squadra è a posto così, ma per la Champions potrebbe non bastare.

Nelle altre partite della domenica sconfitta amara per la Fiorentina, il Catania sìimpone per 2 a 1. Roboante 6 a 0 della Samp al Pescara. 4 gol del solito Icardi, vittoria dedicata al presidente Garrone scomparso in settimana. Pareggio che non serve a nessuno tre Cagliari e Palermo in un infuocato scontro salvezza. Ma la giornata di campionato ci ha regalato una sentenza ben più importante: riabbiamo un campionato.

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